COME AVVIENE UN RITUALE DI MAGIA IN UNA LOGGIA OCCULTA (Dion Fortune)

COME AVVIENE UN RITUALE DI MAGIA IN UNA LOGGIA OCCULTA ESCAPE='HTML'

(O in una religione, per estensione e comprensione della cosa). 

Consideriamo quanto accade in un rituale di questo tipo. Tutti i presenti concentrano la propria attenzione sul dramma rappresentato dalla cerimonia. 

Ogni oggetto che vedono è un simbolo della cerimonia stessa. 

Nessuna circostanza che possa elevare la concentrazione e le emozioni viene trascurata; di conseguenza si arriva a creare un gruppo altamente concentrato ed energizzato. 

Come abbiamo già visto, quando si pensa a qualsiasi oggetto con emozione sgorga una forte energia; se un certo numero di persone pensa contemporaneamente alla stessa cosa con eccitazione, concentrazione e sensazioni esaltate dal rituale della cerimonia, esse versano in un punto comune una rara misura di energia sottile. 

Questa è alla base della manifestazione di qualsiasi potenza invocata. 

Nelle religioni dove gli dèi o i santi sono liberamente rappresentati da immagini sacre, le immaginazioni dei devoti si sono abituate a visualizzarle in una data forma, che essa sia il dio falco Horus o la Vergine Maria. 

Quando un gruppo si riunisce per pregare, le emozioni si concentrano e vengono esaltate dal rituale, così che se tutti visualizzano la medesima immagine, l’energia che sgorga dai presenti forma un simulacro astrale dell’essere rappresentato con tale intensità. 

Se la divinità è poi la rappresentazione simbolica di un’energia naturale, quell’energia troverà un canale di manifestazione attraverso la forma così costruita. 

L’immagine mentale visualizzata da ogni partecipante alla cerimonia apparirà all’improvviso a ciascuno, diventando viva e oggettiva, ed essi percepiranno tutto a un tratto la discesa dell’energia così invocata verso di loro. 

Con il ripetersi per lunghi periodi di questo processo, le immagini create rimangono sull’astrale esattamente nel modo in cui un’abitudine ripetitiva diventa parte integrante della mente. 

L’energia naturale rimane allora permanentemente concentrata e i fedeli non devono fare alcuna fatica per visualizzare nuovamente il simulacro: basterà solo pensare alla divinità per percepirne il potere. 

Questo è il modo in cui sono state costruite tutte le rappresentazioni antropomorfiche del divino. 

Sappiamo tutti che lo Spirito Santo non una fiamma e nemmeno una colomba e che l’aspetto materno della Natura non è Iside, Cerere o la Vergine Maria. 

Queste sono delle forme attraverso le quali la mente umana cerca di avvicinarsi a tali principi; meno evoluta sarà la mente, più grossolana sarà la forma. 

Coloro che hanno qualche conoscenza della mente umana, che siano sacerdoti egiziani, ierofanti eleusinani od occultisti moderni, saranno in grado di fare uso della loro comprensione di questo raro tipo di psicologia per creare condizioni attraverso le quali la mente umana individuale riesce a trascendere se stessa e a spezzare le proprie limitazioni per penetrare in uno spazio infinitamente più vasto. 

(Dion Fortune, “Magia applicata”)