Curare con il suono il cuore

I Maestri di Shamballah ci hanno spiegato che a Shamballah si studiano i suoni delle varie parti del corpo e si curano gli individui in questo modo, semplicemente immettendo nell'organismo malato, la frequenza corretta (vedi canalizzazione: curare con l'energia, l'arte dello sciamano).

Noi sappiamo che nel 1665 il fisico e matematico Christiian Huygens osservo' che, disponendo a fianco e sulla stessa parete due pendoli, questi tendevano a sintonizzare il proprio movimento oscillatorio, quasi "volessero assumere lo stesso ritmo".

Dai suoi studi deriva quel fenomeno chiamato RISONANZA.

Allo stesso modo e per lo stesso principio, se si percuote un diapason, che produce onde alla frequenza fissa di 440 Hz, e lo si pone vicino a un secondo diapason 'silenzioso', dopo un breve intervallo quest'ultimo comincia anch'esso a vibrare.

Il modo più semplice per sperimentare la teoria dei Maestri di Shamballah è usare un organo il cui suono lo conosciamo tutti, ossia il cuore. Il cuore emette una specifica vibrazione, che produce uno specifico suono, che ha solo lui.

Proprio come fanno i pendoli, il cuore malato, con una frequenza cardiaca scorretta, messo a contatto con il suono di un cuore sano, con una frequenza cardiaca corretta, si riallineerà proprio come fanno i pendoli dell'esperimento.

Essendo la frequenza cardiaca sana un'energia superiore a quella malata, sarà quest'ultima a allinearsi con la prima.

In questo video vedree l'esperimento dei metronomi che entrano in risonanza.
https://www.youtube.com/watch?v=n81XIZRyhQE

Si potrebbe in un reparto di caridiologia, per esempio, riservare alcune ore della giornata al suono del rimo cardiaco di un cuore sano.

Attraverso gli ultrasuoni (o altro), poi, chi si occupa di medicina, dovrebbe iniziare a differenziare i vari “suoni” prodotti dalle varie parti del corpo e a riprodurli in laboratorio.

Tutto è energia e l'energia sappiamo che è un suono, prima di ogni altra cosa. E ogni organo ha la sua vibrazione, il sangue (immaginate cosa significherebbe curare una malattia del sangue come la leucemia, solo con il suono corretto), la milza, il fegato, l'intestino, lo stomaco ecc...

Riprodurre in laboratorio i suoni corretti, di organi sani, significherebbe iniziare a sperimentare questo tipo di medicina che tra l'altro, non è nemmeno invasiva.

Anche noi possiamo curarci da casa, col cuore è semplice, lo troviamo anche in Youtube il suono corretto.

Se per esempio abbiamo una cefalea, inoltre, che viene sicuramente aumentata dal ritmo cardiaco provocato dal dolore (difatti sentiamo pulsare la parte che ci fa male), riportare a un ritmo cardiaco normale la frequenza, significa diminuire il dolore.

Ma la vera magia la si otterrà quando il suono, proprio come oggi ci vengono somministrate le medicine, diventerà un qualcosa da "imbottigliare", una cura.
Come dicono i Maestri di Shamballah, però, è tutta una scienza da esplorare e da scoprire.

Angelica Barbieri